Castello di Monselice, presentata l’opera di Roberto Valandro “Il Santuario delle Sette Chiesette e la grotta dei due san Francesco. Reliquie devozioni metamorfosi”

Veneto Edifici Monumentali srl a socio unico Regione del Veneto, in collaborazione con la Proloco e il Comune di Monselice, ha presentato giovedì 13 febbraio 2025 presso l’Aula Businaro del Castello di Monselice l’opera Il Santuario delle Sette Chiesette e la grotta dei due san Francesco. Reliquie devozioni metamorfosi di Roberto Valandro.

All’evento sono intervenuti il Sindaco di Monselice Giorgia Bedin, il Vice Sindaco di Monselice Andrea Parolo, la Presidente della Proloco di Monselice Maria Grazia Canazza, l’Amministratore Unico di Veneto Edifici Monumentali Aldo Rozzi Marin, l’Arciprete Abate di Monselice Don Paolo Marzellan e l’autore Roberto Valandro.

L’opera intitolata Il Santuario delle Sette Chiesette e la Grotta dei due San Francesco. Reliquie devozioni metamorfosi  ripropone in sintesi la storia del Santuario dall’atto fondativo (1605) fino ad oggi. L’Autore pone in evidenza i punti nodali, vale a dire il passaggio da Oratorio privato della Cappella di San Giorgio a fulcro del Santuario riproponente le Sette Basiliche Romane con la possibilità di acquisire le medesime indulgenze concesse ai Pellegrini dell’Urbe. Un importante inserimento è stato quello mariano dal 1615, con la presenza di una pala dedicata alla Madonna di Loreto. Alla metà del Seicento è avvenuta la seconda svolta decisiva con l’arrivo dei primi tre Corpi Santi,  con un ulteriore straordinario arricchimento nel settecento dell’incredibile patrimonio catacombale,  fino a trasformare le Sette Chiesette in Santuario di tutti i Santi. Da ultimo, l’Autore ha indagato la curiosa sovrapposizione che si è verificata riguardo all’Esedra. Votata a San Francesco d’Assisi fin dalla costruzione a metà Seicento, nella seconda metà dell’Ottocento è avvenuta una specie di dedicazione popolare legata alla presenza di San Francesco Saverio prima di muovere missionario verso le Indie Occidentali e il Giappone, dove ha fondato comunità cattoliche tuttora vive.

Conoscere il passato, la storia, significa prendere coscienza della nostra cultura, capire il senso delle tradizioni religiose e civili tramandate dai nostri avi, comprendere perché i valori in cui crediamo fondano l’appartenenza a una comunità – ha affermato l’amministratore unico di Veneto Edifici Monumentali Aldo Rozzi Marin, ricordando che – Vari studiosi si sono occupati della nostra storia ma il lavoro del Professor Roberto Valandro, ferrato conoscitore della storia locale, nobilita la città di Monselice. Il suo libro, frutto di un intenso e lungo lavoro, è un contributo prezioso per conoscere il nostro passato e essere tutti consapevoli e responsabili della trasmissione alle nuove generazioni di una storia e di una cultura che affonda le sue origini nei secoli e offre riferimenti e modelli validi per il futuro. La Veneto Edifici Monumentali, che lavora per la valorizzazione del complesso monumentale della Rocca di Monselice al servizio del territorio e dei suoi abitanti, esprime la propria riconoscenza al Professor Valandro auspicando che sempre di più la sua intera e proficua opera venga letta e studiata.

L’iniziativa è parte delle attività congiunte ideate al fine di promuovere l’anno giubilare monselicense e contribuire alla valorizzazione della città e del complesso monumentale protagonista della presentazione odierna.

 

 

 

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